Luigi Pulci, importante poeta del Rinascimento italiano, è noto per il suo stile polemico e i suoi sonetti provocatori. La tesi si concentra sull’analisi dei sonetti rivolti ai contemporanei come Bartolomeo Scala, Marsilio Ficino e Matteo Franco, attraverso i quali Pulci esprimeva critiche verso i rivali intellettuali e le norme sociali. Il suo rapporto con Lorenzo de’ Medici, sebbene amichevole, fu segnato da tensioni, specialmente quando Pulci metteva in discussione l’autorità e le convenzioni della società fiorentina. Nei sonetti, Pulci utilizza burlesco e satira per evidenziare l’ipocrisia e la decadenza morale dei suoi avversari e della società in generale. Nonostante il tono provocatorio, le sue poesie sono profondamente radicate nel contesto politico-culturale della Firenze del XV secolo. La tesi si conclude evidenziando come i sonetti di Pulci abbiano avuto un impatto rilevante sulla letteratura rinascimentale, riuscendo a fondere in maniera originale l’umorismo con una profonda critica sociale e morale.

Luigi Pulci, a prominent poet of the Italian Renaissance, is known for his polemical style and provocative sonnets. This thesis focuses on the analysis of sonnets directed against his contemporaries such as Bartolomeo Scala, Marsilio Ficino, and Matteo Franco, through which Pulci expressed his criticisms towards intellectual rivals and social norms. His relationship with Lorenzo de’ Medici, although friendly, was marked by tensions, especially when Pulci questioned the authority and conventions of Florentine society. In his sonnets, Pulci uses burlesque and satire to highlight the hypocrisy and moral decadence of his opponents and society in general. Despite his provocative tone, his verses are deeply rooted in the cultural and political context of 15th-century Florence. The thesis concludes by emphasizing how Pulci’s sonnets left a significant impact on Renaissance literature, uniquely blending humor and critique.